Ancora non si placano le voci di chi si è scandalizzato all'esclusione del grande poeta alla fiera del libro,certo in una rappresentazione così di parte come poteva essere presente il massimo esponente della poesia di sinistra estrema contemporanea?a noi pare uno scandalo ma come sempre lotteremo per raggiungere la vittoria
chiediamo comunque il vostro appoggio
martedì 24 giugno 2008
lunedì 16 giugno 2008
NUOVE POESIE DI TOMMASO ALDONICO
SDRUCCIOLARE
Nefaste delusioni incombono
come spade di Damocle pleonastiche
azioni di esseri senz'anima
scivolano sulle sinapsi
come le goccie nere sulle vetrate madide
..
SENTENZA
Un grido
cinque
la risposta
secco??
Nefaste delusioni incombono
come spade di Damocle pleonastiche
azioni di esseri senz'anima
scivolano sulle sinapsi
come le goccie nere sulle vetrate madide
..
SENTENZA
Un grido
cinque
la risposta
secco??
lunedì 9 giugno 2008
POESIA DEL MESE
Ecco a richiesta la nuova opera del misterioso Leandro Mascavellari
LA VISIONE ONIRICA DELL'INTELLETTO
Ragazzo dal viso adamantino
anche te, della puerizia
hai oltre che l'incontaminatezza la pusillanimità.
Le tue nomee ti fanno sensale che porta
la sua incontaminatezza ardore di occhi celurei
fronte virile, chioma ibrida
alla coercizione: a elargire, con la dignità
del fanciullo, il diverso al ruolo di misconosciuto.
No, non la fede ma la prostrazione
perchè chi verrà, nel cosmo più virtuoso
farà l'esperienza di una vita inopinata.
Ma c'è una razza che non gradisce giustificazioni
una razza che nel momento in cui sogghigna
si rammenta del pianto, e nel pianto del sogghigno
una razza che non si assolve un giorno, un'ora,
dall'obbligo della presenza ossessa,
della contrapposizione in cui la vita non da
mai empimento alcuno, una razza che fa
della propria soavità un'arma che non perdona.
Ora la mia prospettiva non ha risolino
o umana acquiescenza:
perchè essa non è la visione onirica dell'intelletto,
ma è intelletto, fratello della compassione.
LA VISIONE ONIRICA DELL'INTELLETTO
Ragazzo dal viso adamantino
anche te, della puerizia
hai oltre che l'incontaminatezza la pusillanimità.
Le tue nomee ti fanno sensale che porta
la sua incontaminatezza ardore di occhi celurei
fronte virile, chioma ibrida
alla coercizione: a elargire, con la dignità
del fanciullo, il diverso al ruolo di misconosciuto.
No, non la fede ma la prostrazione
perchè chi verrà, nel cosmo più virtuoso
farà l'esperienza di una vita inopinata.
Ma c'è una razza che non gradisce giustificazioni
una razza che nel momento in cui sogghigna
si rammenta del pianto, e nel pianto del sogghigno
una razza che non si assolve un giorno, un'ora,
dall'obbligo della presenza ossessa,
della contrapposizione in cui la vita non da
mai empimento alcuno, una razza che fa
della propria soavità un'arma che non perdona.
Ora la mia prospettiva non ha risolino
o umana acquiescenza:
perchè essa non è la visione onirica dell'intelletto,
ma è intelletto, fratello della compassione.
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